Trovandomi spesso ad organizzare processi digitali in aziende, mi chiedo spesso quale sia il miglior modo di organizzare un progetto. Gli approcci possono essere vari e mutuabili in funzione dello scenario.
.....e se il progetto venisse gestito come una competizione calcistica?
In questo caso la dirigenza (azienda) si organizzerebbe con l'allenatore (project-leader) cercando di capire quali siano le azioni da compiere per gestire al meglio la competizione (progetto).
L'allenatore, a questo punto può:
Avere attenggiamento negativo nei confronti della competizione: "non siamo organizzati inutile partecipare"
Fornire un quadro rassicurante: "abbiamo una squadra eccezionale, nessun problema"
Rendere partecipe la dirigenza che "nonostante si abbia una buona squadra, visto gli impegni, dovremmo comunque organizzare sedute di allenamenti atte ad aumentare la qualità di ogni giocatore"
Provo ad analizzare i punti sopra descritti:
Scenario 1 inverosimile. Questo significherebbe che l'allenatore ha accettato l'incarico per motivi diversi dalla competizione sportiva: non accetti se non hai la speranza di giocartela: i giocatori non seguiranno mai le indicazioni date, e non esisterà mai una squadra.
Lo scenario 2, anche fosse vero, non porterebbe da nessuna parte. Con quel tipo di affermazioni si creano delle aspettative importanti che, alzando il livello dell'obiettivo minimo, poi andranno confermate. Oltretutto in presenza di una squadra eccezionale il non raggiungimento del 100 percento dell'obiettivo, ricadrebbe sull'allenatore. La squadra soffrirebbe di pressioni mediatiche a cui potrebbe non essere abituata.
Lo scenario 3 invece mi sembra l'approccio più corretto. Corretto sia nei confronti della dirigenza, che non starà su di un piedistallo ad aspettare gli eventi; corretto nei confronti della squadra, a cui comunque si riconosce della qualità; corretta nei confronti dell'allenatore stesso: deve darsi da fare per far emergere le qualità già presenti in squadra.
Gestendo i progetti, digitali per quel che mi riguarda, con l'approccio dello scenario 3 si avranno più possibilità di non cadere in situazioni non controllabili.
La dirigenza (direzione) sarà consapevole delle qualità della squadra, dovrà capire se quelle presenti saranno sufficienti per il raggiungimento dell'obiettivo o se dovranno preoccuparsi di aggiungerne delle altre.
I giocatori (stakeholder) si sentiranno "di qualità", quindi si comporteranno in modo propositivo e professionale "mettendosi a disposizione dell'allenatore"
L'allenatore (project-leader), oltre ad avere giocatori che operano in modo professionale, sa che deve impegnarsi per ottenere il meglio.
...e i tifosi?
A questo punto i tifosi (utenti), daranno una mano dagli spalti per fare in modo che la squadra (team project) ragggiunga i risultati sperati e faccia un
GOAL!!!

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